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Omicidio stradale: convegno al Safety Park

  • 27.11.2017
  • Comunicato stampa

Novità della nuova legge e primo bilancio

Il 24 marzo 2016 la legge sull’omicidio stradale diveniva realtà. Nell’ambito del convegno "L’omicidio stradale – un anno dopo l’entrata in vigore della legge n. 41/2016, applicazione e implicazione" tenutosi oggi (20 novembre) al Safety Park di Vadena, esperti di vari ambiti hanno trattato il tema da varie angolazioni. Un centinaio i partecipanti. Max Dorfer, psicologo del traffico presso l’Azienda sanitaria di Bolzano, ha posto in evidenza l'importanza della conoscenza degli effetti dell'alcol e dell'ubriachezza al volante attraverso casi reali, mentre il medico legale Barbara Avesani, sempre dell'Azienda sanitaria di Bolzano, ha parlato della "necessità di un approccio interdiscipolinare per giungere ad una soluzione del problema dell'ubriachezza al volante". Entrambi hanno ricordato che la fascia maggiormente interessata e a rischio sono i giovani uomini di età compresa fra i 20 e i 29 anni e come vi sia una percentuale di ricaduta del 30 per cento. Per Dorfer un fattore in grado di limitare il fenomeno sarebbero gli alcoltest espressamente annunciati, mentre per Avesani, le previste sanzioni non sarebbero sempre sufficienti per contenere i casi di persone ubriache al volante. L’assessore provinciale alla mobilità Florian Mussner ha ribadito l'assoluta importanza di "assumere responsabilità per se stessi e per gli altri adottando comportamenti corretti alla guida". Attraverso norme e sanzioni è possibile ottenere qualche risultato, ma sono rilevanti anche altre misure, e tra queste Mussner ha citato le campagne di sensibilizzazione avviate dalla Provincia insieme ad altri enti come "SOS Zebra" per maggior sicurezza sugli attraversamenti stradali, e "No credit" per l'uso sicuro della moto. "Solo con la collaborazione di tutti sarà possibile incrementare ulteriormente la sicurezza sulle strade" ha concluso Mussner, ringraziando i rappresentanti dellle forze dell'ordine presenti per la loro attività.

Edda Ranalli, capitano della Polizia municipale di Bolzano, ha illustrato in dettaglio gli aspetti relativi ai rilievi nell’incidente stradale in relazione alle nuove tematiche di omicidio e lesioni stradali. Secondo i dati ISTAT in Italia nel 2016 si sono verificati 175.791 incidenti stradali con feriti e 3283 vittime (morti entro 30 giorni), e rilevati 249.175 feriti in caso di incidenti stradali. In provincia di Bolzano secondo i dati ASTAT nel 2016 i feriti in incidenti stradali sono stati 2293 (2015: 2086) e 38 vittime (2015: 36). In totale nel 2016 si sono verificati 1752 incidenti (2015: 1644). Per quanto riguarda le patenti, come ha riferito Ranalli, il Commissariato del Governo ne ha ritirato 11 in casi di incidenti con danni a persone e 3 in caso di incidenti con vittime decedute. Nel 2017 sono già state ritirate 11 patenti in incidenti con danni alle persone e 4 in incidenti con deceduti. Günter Morandell, procuratore del Tribunale di Bolzano, ha spiegato i dettagli della nuova legge sull'omicidio stradale soffermandosi sulla sua applicazione e sulle sue implicazioni con gravi pene in caso di guida in stato di alterazione psicofisica per uso di droghe o alcol, di superamento dei limiti di velocità, attraversamento con semaforo rosso, circolazione contromano. Quali aggravanti delle pene previste ha ricordato la guida senza patente, o con patente sospesa o revocata, oppure su veicolo sprovvisto di assicurazione, o in caso di fuga dopo l'incidente. Per le lesioni personali gravi e gravissime causate in un incidente stradale viene applicato il codice penale, e in caso di accertato omicidio stradale la patente può essere revocata fino a 30 anni. 

Siegfried Stöhr del Centro di guida sicura di Misano Adriatico ha sottolineato l'importanza della comunicazione per spiegare la legge ai cittadini in modo da aumentare la consapevolezza e la percezione della legge da parte dei conducenti. Giovanna Valentini direttrice del Safety Park e dell’Ufficio patenti della Provincia ha ricordato che la guida sicura anche in situazioni di pericolo può essere imparata e sperimentata presso il centro di Vadena. I dati statistici a livello nazionale riferiti ai primi due mesi del 2017 indicano un miglioramento, confermando il trend per cui le vittime degli incidenti stradali sarebbero calate rispetto al biennio precedente.

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